In questo articolo condivido per la prima volta il primo bollettino della mia pianificazione finanziaria 2021-2050, aggiornato al periodo gennaio / marzo (incluso) 2022. Questo include allocazione degli asset e loro performance, novità professionali e non, entrate e uscite del primo quarter dell’anno. Il regolare aggiornamento degli importi assoluti e relativi della mia pianificazione finanziaria mi permetteranno infatti di perseguire il percorso verso il pensionamento a 55 anni con più determinazione e accuratezza.
Qui il link di dove raggiungere il Drive Excel Master, quello con la previsione a 30 che contiene 2 fogli Forecast 2021-2050 e Networth. Nei paragrafi seguent mi concentrerò sul primo facendo riferimento agli asset presenti nel secondo.
Forecast 2021-2050
Non è niente altro che la previsione a 30 anni di come il mio attuale portafoglio – ovvero quanto presente nel tab Networth si rivaluterà nel tempo (asse delle ascisse) seguendo le 3 fasi:
- Accumulo
- NASPI
- Rita
- Retired (Pensionamento o se vogliamo fare gli anglofoni, FI-RE, ovvero Finanziariamente indipendente e già ritirato dal lavoro).
Vediamole nel dettaglio per capire finalità e relativi conti economici.
Fase di accumulo
Ipotizzo per ogni anno e per ogni asset del mio portafoglio un fattore di apprezzamento dovuto alla naturale crescita del mercato e dell’interesse composto. Per quantificarlo ho usato la funzione Excel VAL.FUT() così articolata:
VAL.FUT ( TASSO ; PERIODI ; PAGAMENTO ; VALORE ATTUALE ; TIPO PAGAMENTO )
che declinato per i Fondi Fineco (cella C5) ipotizza una crescita del 5% di tasso annuo senza prevedere immissioni di liquidità da parte mia né mensili né annuali. A fine 2036, se sarà corretta la previsione, potrò contare su circa 86K di valore (da stornare ovviamente il deprezzamento dovuto all’inflazione).
Nel tab Networth si possono vedere sotto a Fondi Fineco il dettaglio dei singoli titoli che compongono questa categoria e che riporto nello screen in calce:
Nel primi 3 mesi del 2022 questo partafoglio ha collezionato un bel -6%. A fine 2021 avevo un portfolio molto più conservativo ma, volendo nei prossimi 10 anni aumentare la mia esposizione verso l’azionario, ho richiesto un revamping del suddetto al mio Personal Advisor Fineco. Non mi spaventa per questo il ritracciamento considerando il mio orizzonte temporale di investimento di 10 anni che mi auguro nel premierà nel tempo la mia determinazione con il 5% di ROI previsto nella formula ipotizzata sopra.
Oltre ai Fondi Fineco dispongo di un Fondo PAC (Core Champions E ACC) in cui verso mensilmente 100 Euro e per cui prevedo nel mio piano finanziario una crescita del 4% annuale, che potrà arrivare i 120k Euro nel 2036.
Veniamo al mondo Crypto per cui prevedo una crescita annuale del 20% e nessun rimpinguamento dell’investito. Segnalo la perdita nel 2022 di un bel 10% del portfolio, sovraesposto verso la parte Altcoins. Sinceramente sono tranquillo visto che risulta essere tutto guadagno di un importante investimento fatto a gennaio 2021 e che in pochi mesi mi ha fatto fare il 100% di ritorno. Ritengo che il portfolio tornerà ad apprezzarsi solo alla prossima Alt Season e, seguendo le evoluzioni su un canale di segnali a pagamento a cui sono iscritto, deciderò come procedere. Sono convinto che il comparto abbia ancora margini di guadagno importanti, l’importante sarà cavalcare il trend avvalendomi degli accurati insight di questo servizio di cui vi racconterò in un post dedicato. Remember, trend is your friend.
Non diverso il discorso PAC Directa dove mensilmente deposito € 300, poco meno del 10% del mio income mensile. Anche qui ho previsto un 4% di incremento negli anni avvenire che mi potranno garantire, nel 2036, circa 80K da aggiungere al mio networth.
Veniamo al fondo pensione Font.e. Dopo 6 mesi di attesa sembra che le Poste si siano decise a spostare i 13K che avevo in un PIP verso il mio fondo di categoria, appunto il Fon.te. In realtà, come spiegherò più avanti, ora perderò i requisiti per aderirvi dato che ho recentemente cambiato azienda e contratto. La mia idea è però quella di mantenere l’intero importo nel comparto di riferimento, azionario, che garantisce una rendita pari al 4% annuo, prevedendo – ogni anno – di versare circa 2.000 Euro oltre che l’intero TFR. Quest’anno potrò aumentare a € 3.700 la cedola annuale per delle entrate extra che prevedo di ricevere. Questa parte del mio patrimonio sarà fondamentale per l’attivazione della Rita che dà nome alla fase omonima del mio piano finanziario per il pensionamento a 55 anni.
Veniamo agli immobili. Attualmente, come spiegato in altri post, posso contare, oltre alla casa in cui abito e per cui pago un mutuo irrisorio, su 2 immobili, il 50% di un trullo di famiglia (che affitto in modalità Short Rent) e il 100% di un monolocale a reddito (circa 400 euro al netto di tasse/spese al mese). La mia intenzione è quella di acquistare altri 2 monolocali con mutuo da qui al 2043 che mi permetteranno, durante la pensione (3a e ultima fase del mio piano finanziario), di beneficiare della rendita di 3 affitti.
Noterete anche come il valore degli immobili continua ad aumentare fino al 2043. Ciò è dovuto all’iniezione di denario che annualmente alimenterò con circa € 600 mensili di mutuo.
Si può notare anche in questo grafico come nel 2022 e nel 2033 sono previste delle impennate del valore degli immobili (riga rossa) dovute all’immissione di circa 30K per l’attivazione del primo e del secondo mutuo, come anche una temporanea interruzione dell’incremento del valore patrimoniale dovuti appunto all’utilizzo di questi importi per attivare il prestito.
Più avanti nel post gli aggiornamenti di dettaglio su questo argomento per sapere come è andata a finire con l’offerta fatta a gennaio per un bel monolocale che avevo individuato.
Prevedo quindi di arrivare nel 2043 con un capitale investito in immobili pari al 41% del mio total worth che sarà pari a 1.000.000 € e rotti entro questa data.
Questo in breve la descrizione degli asset che compongono il mio patrimonio e le previsioni di composizione dell’interesse nella fase di accumulo. Vediamo ora le fasi che si attiveranno tra 10 anni, finita la quella iniziale.
Fase NASPI
Per attivare la Rita (vedi paragrafo successivo) è necessario essere disoccupati da 2 anni. Per questo, nel 2037 quando avrò 55 anni dovrò trovare un accordo con l’azienda in cui sarò per ottenere la NASPI che mi permetterà, nei 2 anni successivi, di ricevere un sostegno pari a 1000 euro netti al mese che si andranno a sommare a:
- rendita del primo immobile (il secondo affittato andrà a ripagare il suo mutuo)
- revenue provenienti da un 2% di rendita sul patrimonio totale (che sarà arrivato a circa 667K nel 2037). Ipotizzo di continuare a investire nell’azionario il montante accumulato, da cui nella formula decurto il 2% per l’inflazione.
Non conto in questa fase e nelle successive di continuare ad alimentare il capitale ma solo ad averne una gestione attiva, (stock picking e trade a medio periodo) oltre che seguire da vicino le mie proprietà (che saranno salite ormai a 3 comprendendo anche il Trullo di famiglia).
In questa fase prevedo anche di continuare a lavorare, magari facendo delle consulenze nel mio ambito e, perché no, testimoniare che in 12 anni si può mettere da parte tanto quanto basta per raggiungere la libertà finanziaria – ovviamente partendo da una buona base (qualche soldo da parte e un buon lavoro).
Non prevedo di avere molte uscite in questo periodo della mia pianificazione finanziaria, se non il pagamento del mutuo per il 3° immobile che di fatto si autopagherà con la sua rata di affitto.
Nel grafico a torta qui di seguito vedete visivamente la suddivisione.
Fase RITA
Questa fase della mia pianificazione finanziaria durerà 10 anni e mi permetterà di poter attingere tramite la Rendita Integrativa temporanea Anticipata a parte del fondo pensione (con uno scarico di circa 140k in 10 anni) con una tassazione agevolata del 15%. Il periodo avrà come entrate:
- rendita del primo immobile (il secondo affittato andrà a ripagare il suo mutuo)
- Rita – calcolata in questo articolo
- Revenue dal capitale investito che nel 2039 arriverà a toccare i 700K (attenzione: questa rendita si basa sul capitale a inizio Rita e non tiene conto del suo naturale apprezzarsi fino al 2048, per essere il più cauti possibile nella previsione).
Come spese avremo:
- ritiro di 14K annui per alimentare la Rita
- rata 2° mutuo (fino al 2043) che si autopagherà quasi nella sua totalità con il canone di affitto
Al 2049, primo anno della pensione, avrò più o meno lo stesso capitale di 10 anni prima, ovvero poco più di 1M di euro che di fatto è la mia cifra target per un pensionamento dignitoso e sicuro.
Fase pensionamento
Se arrivati all’agognato FI.RE sarà merito anche della pianificazione finanziaria descritta in questo articolo. Ora potrò contare su tutti e 3 gli immobili a reddito che mi porteranno 1.200 euro puliti al mese, quasi il 50% del mio netto mensile. Attenzione, io inserisco il valore attuale che ovviamente si adeguerà al valore del denaro del 2049. Paragonandolo a oggi sarà già da solo uno stipendio dignitoso. Mi porterà via un po’ di tempo la manutenzione e la gestione ma avrò tempo da dedicare sottraendolo, mio malgrado, a quello dedicato alla pesca che praticherò assiduamente.
Il resto delle entrate proverranno da:
- Valore della pensione: 700 € scaricate questo documento allegato: è una consulenza di cui mi sono avvalso per simulare il valore della mia pensione, facendo delle assunzioni di accantonamento e RAL media poco più conservative rispetto a quelle esposte in questo articolo
- Revenue provenienti dal total worth investito su indici azionari e non. Ipotizzo un 4% di rendita e un 2% di inflazione per restare nel reame del “probabile”. Anche qualora le rendite non siano tali e vadano a 0 o in perdita avrò comunque un margine di sicurezza estremamente ampio.
Per concludere questa prima parte dell’articolo dedicata alla spiegazione della mia pianificazione finanziaria posso affermare che sì, 1 milione di euro è la mia cifra target e che scrivere questo articolo mi ha aiutato, come speravo, a chiarire in primis a me quale è uno degli obiettivi della mia vision e a scrivere un piano sostenibile per raggiungerlo.
Credo che questo lavoro sia utile non solo a livello razionale ma anche nel nostro inconscio; chiedere, visualizzare e essere grati di quanto siamo certi raggiungeremo è la prima mossa da fare per ottenerlo. La determinazione, la fede nello scopo che vogliamo raggiungere faranno tutto il resto (se non mi credi prova a leggere Think and Grow Rich di Napolen Hill).
Entrate e attivi correlati alla mia pianificazione finanziaria 2022
Qui di seguito alcuni eventi da annotare degli ultimi 3 mesi che mi hanno permesso di:
- aumentare la percentuale di accantonamenti mensili lasciando quasi invariato quanto destinato alle spese correnti
- poter contare su un montante più alto di 13k del Fondo Pensione
- affiancare a quest’ultimo un secondo fondo, chiamato Cometa di una diversa categoria professionale
Ebbene sì, ho cambiato lavoro avendo un increase di RAL estremamente alto rispetto alla norma (+35%) e ricevendo un incentivo una tantum pari a 2/3 di una mensilità. In più il lavoro sarà presso il cliente, un grande gruppo media, cosa che mi mette in una posizione provilegiata. Essendo la società che mi assume di una categoria diversa rispetto alla precedente ho scelto di lasciare il TFR e contributi vari al fondo Cometa, affiancandolo all’attuale. Questo mi permetterà di avere dei vantaggi nel caso richieda la prestazione finale in forma di capitale al 100%, dato che i montanti delle due forme di previdenza complementare non si sommano.
Qui di seguito il raffronto tra il 2021 e inizio 2022 della ripartizione delle mie entrate e accantonamenti e quanto mi resta poi per le spese di ogni giorno. Come si vede è fondamentale, oltre a imparare a risparmiare anche fare il possibile per aumentare le proprie entrate mensili per contare su somme maggiori da investire e raggiungere l’agognata indipendenza finanziaria in 10 anni.
Per quanto riguarda la parte immobili della mia pianificazione finanziaria ho dovuto bloccare la ricerca del monolocale che avevo iniziato a fine 2021 e che mi aveva portato a individuare un immobile e a farmi predeliberare il mutuo dalla banca. Ho desistito perché, con un periodo di prova di 6 mesi nella nuova azienda, nessuna banca mi avrebbe accordato il mutuo. Inoltre non sarei stato tranquillo nei primi momenti della nuova esperienza che richiede invece massima attenzione e dedizione. Questa fase non è stata comunque inutile perché mi ha permesso di capire che con questo genere di documento fornito dalla banca (predelibera al mutuo) si è molto più credibili agli occhi del venditore e, con una buona dose di rischio, si può tentare anche di fare un’offerta non vincolata al mutuo che ci permette di 1) individuare venditori che hanno fretta di chiudere la trattativa e che non gradiscono questo genere di subordinazioni che potrebbero comportare ritardi nella vendita 2) spuntare un prezzo fortemente competitivo (per un monolocale in vendita a 115k avevo spuntato un prezzo di 95K). A fine periodo di prova potrò tornare alla carica sperando che i tassi di interesse non si alzino troppo (a gennaio quelli a 10 anni – a cui sono interessato per il mio investimento – erano a 0,4 ora a 1,5!).
Da citare tra le entrate l’imppenata di prenotazione al Trullo di famiglia che al momento attuale ha fatto il suo ATH dall’inizio di questa esperienza nel 2014 e che mi rende grato e orgoglioso di averla intrapresa. Questi introiti non sono conteggiati nel forecast di cui sopra perché tutto quanto viene guadagnato è neccessario per la manutenzione ordinaria e quanto avanza confluisce in una cassa di emergenza per eventuali interventi straordinari.
Sempre per la parte immobiliare, che adoro, proprio oggi mi sono fatto fare una valutazione sommaria dell’attuale locale che ho a reddito e che ora vale 170.000 Euro a fronte di un acquisto fatto a 110.000 euro circa 12 anni fa. Un gain del 59% in totale, quindi un bel 5% all’anno. Mica male!
Uscite e passività della mia pianificazione finanziaria aggiornata a marzo 2022
Le spese non sono mai piacevoli ma è sempre utile trovare del positivo anche nelle cose peggiori. Nello specifico ho iniziato a tracciare da gennaio tutte le spese, dividendole in categorie così da sapere:
- quanto accantonare a inizio mese non appena ricevuto stipendio e affitto (anche se per alcuni ho dei PAC automatici, Fineco e Directa). Ricorda, paga sempre prima te stesso
- avere una previsione di quanto dovrò spendere nel mese entrante
- sapere esattamente a fine mese quanto ho speso, in cosa e come ottimizzare le spese il seguente
Con questo esercizio ho raggiunto delle buone % di risparmi arrivando a toccare il 32% in marzo.
Altre perdite da segnalare sono la flessione dell’azionario (-6%) e del mondo crypto (-10%) che mi preoccupano relativamente. Mi sto interessando negli ultimi tempi invece a capire come ottimizzare le spese di commissione che su Directa sono estremamente alte per chi, come me, investe piccole cifre mensilmente volendo sfruttare le oscillazioni di mercato sul breve. La soluzione che ho pensato di adottare è quella di passare per l’acquisto di azioni ed ETF su Degiro le cui commissioni sono circa 0.8 € a fronte dei 9€ di Directa e 6€ di Interactive Broker. Nella prossima review vi aggiornerò su questo tema.
Che dire, 3 mesi belli pregni per la mia pianificazione finanziaria ma come cantava il caro Cy Coleman, the best is yet to come!